Candy e Terence

Terence e il politically correct

Nel lontano 1980 ci innamorammo tutte o quasi di Terence, e ci furono un paio di episodi che ci fecero sobbalzare sulla sedia, in senso positivo, quando costringe Candy a salire a cavallo per superare la morte di Anthony e quando la bacia. A distanza di anni, riguardando l’anime (e si riesce, anche se in maniera un po’ carbonara) ci si accorge che il suo è il personaggio più interessante, intrigante e compiuto della serie, molto di più dell’esuberante ma troppo manichea protagonista.
Purtroppo il politicamente corretto sembra voler colpire ancora, in questo periodo di follia in cui si è accusato il principe di abusare di Biancaneve nel film Disney e non parliamo cosa si dice del povero André di Lady Oscar (sempre doppiato dal grande Massimo), bollato come stalker e maniaco. Terence dà un bacio non consensuale a Candy, è irruento, politicamente scorretto e ribelle, secondo almeno questi simpaticoni.
In realtà, Terence è un ragazzo solo, che nasconde un animo gentile e buono sotto una scorza da duro e che si innamora di Candy tra prese in giro e rivalità, da cui sboccia un grande amore. Meno male che Terence è ribelle e impulsivo, oltre che appassionato, ed è questo che lo rende ancora oggi così intrigante. Giù le mani da Terence, André e soci, e meno male che sono rimasti i manga e gli anime come oasi felice senza quel soffocante politically correct, che in pratica altri non è che una nuova forma di censura.
E alla fine l’unica anima gemella per Candy è proprio Terence, che le ruba il suo primo bacio in attesa dei tanti altri, consensuali, che arriveranno poi.