Candy ed io

L’8 marzo con Candy, maestra di femminismo

Oggi è l’8 marzo, festa della donna, per molti solo un giorno buono per pasticceri e fiorai (con tutto il rispetto per entrambe le categorie).
Bisognerebbe essere femministe tutto l’anno, comunque. Le storie dell’immaginario sono estremamente formative per l’immaginario, soprattutto quando le incontri da giovanissima e certi personaggi contribuiscono davvero a farti capire cosa vuoi fare della e nella tua vita.
Candy, come altre protagoniste dei manga e degli anime, in primis lady Oscar, è un personaggio femminista: una ragazza forte, dinamica, che si fa beffe degli stereotipi di genere, solidale con le altre donne (tranne i casi disperati come Iriza), che sceglie di realizzarsi come persona lavorando, senza rinunciare ad essere femminile quando serve e ad innamorarsi.
Candy ha suggerito a noi tutte che potevamo con l’impegno e la tenacia essere quello che volevamo, che la nostra vita poteva essere piena d’amore, amicizia, avventura, soddisfazioni, divertimento, che non dovevamo vergognarci di piangere ma nello stesso tempo saperci rialzare e lottare per quello in cui credevamo.
Ed è per questo che credo che Candy sia un personaggio sempre valido e che peccato che vederlo e recuperarlo sia diventato un po’ troppo da carbonari. Ma voglio dire una cosa alle ragazzine di oggi: procuratevi il fumetto e leggetelo (un po’ faticoso ma non impossibile) e guardatevi l’anime (facile da trovare). Merita davvero. Buon 8 marzo.