Candy esiste ancora!
Lo scorso mese al Libro ritrovato sono comparsi due libri di Candy della collana I romanzi della Fabbri, in ottimo stato: io ce li ho già, ma mi ha fatto piacere che non sia stata dimenticata, ed ecco la foto.
Una signora che ha la bancarella in via Garibaldi con dei bellissimi anigurumi, i personaggi di vari immaginari fatti all’uncinetto, ha fatto anche Candy. Io l’ho prontamente comprata e devo dire che è molto bella, ma è soprattutto molto interessante che l’abbia fatta.
Inoltre, spesso ricevo ancora complimenti per il mio libro su Candy uscito per Iacobelli, come quelli di Luciano Costarelli o di Gianni Pinotti, esperto di doppiaggio, che mi ha contattata dopo trent’anni su Facebook. E quel libro prima o poi avrà un compagno in tema.
Alla mostra su Oscar Una Rosa a Torino a cui ho collaborato a luglio, ho incontrato una signora venezuelana che conosce molto bene Candy, del resto in Sud America è ancora oggi amatissima. Ma anche qui da noi non si scherza, tra l’altro il materiale in tema si trova, c’è un bel fandom sui social e l’interesse non manca. Nella mia vita Candy c’è sempre, troneggia in casa con un quadro, varie cartoline, un poster, le bambole, i libri, i fumetti e i DVD più il materiale nei quadernoni.
Per cui, Candy interessa e piace, ed è tra l’altro un personaggio su cui si può costruire davvero parecchio, come scritti, studi, immagini, collezionismo, tutto da scoprire o da riscoprire, oltre che da valorizzare. Certo che il massimo sarebbe che tornasse sui nostri schermi e in fumetteria, la speranza è l’ultima a morire ma non sarebbe male anche un po’ di buona volontà. Intanto, non dimentichiamola, ma del resto non l’abbiamo mai dimenticata.